Ogni anno l’Accademia delle scienze della Repubblica Ceca assegna una serie di medaglie ai ricercatori e ricercatrici che si sono distinti nel progresso scientifico; per le scienze fisiche, il riconoscimento porta il nome di Ernst Mach. Per il 2025 questo onore è stato conferito a Enrico Costa, ricercatore dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) di Roma e figura di spicco della ricerca astrofisica italiana.
Ieri, 24 novembre 2025, presso la sede dell’Accademia delle scienze ceca, si è tenuta la cerimonia durante la quale Costa ha ricevuto la medaglia “Ernst Mach”. «Sono onorato per questo che intendo come un riconoscimento per la collaborazione presente ed un incoraggiamento per il futuro», commenta Costa dopo la premiazione. «Nell’ambito della proposta per l’Esa di una nuova missione di classe M8, stiamo ragionando sull’importante ruolo che potranno avere università e industrie della Repubblica Ceca, anche sulla strumentazione scientifica».
Il premio rappresenta il coronamento di una lunga e fruttuosa collaborazione tra scienziati italiani e cechi nel campo della polarimetria ai raggi X. Negli anni, Costa – insieme a colleghi come Ronaldo Bellazzini, ricercatore dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), e Paolo Soffitta, ricercatore dell’Inaf di Roma – ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo della tecnologia innovativa che ha poi dato vita a IXPE (Imaging X-ray Polarimetry Explorer), la missione realizzata in collaborazione tra l’Asi e la Nasa che ha aperto una nuova finestra osservativa sull’universo estremo.
Oltre all’aspetto strumentale, Costa ha avuto un ruolo centrale anche nella costruzione della rete scientifica che ha preparato la comunità internazionale a sfruttare appieno le capacità di Ixpe. In particolare, il lavoro con Giorgio Matt, professore ordinario all’Università di Roma Tre, ha portato al coinvolgimento di gruppi teorici in Italia e in Europa nello sviluppo di modelli teorici necessari per l’interpretazione dei dati della missione.

Da sinistra: Michal Bursa, direttore dell’Istituto astronomico dell’Accademia delle scienze della Repubblica Ceca (Asu); Enrico Costa, ricercatore dell’Inaf; Radomír Pánek, direttore dell’Accademia delle scienze della Repubblica Ceca; e Jiri Svoboda, responsabile del gruppo delle alte energie di Asu
Fondamentale, nell’ambito di questa rete, la lunga collaborazione con il gruppo di astrofisica relativistica di Praga, che da anni lavora fianco a fianco con quello italiano. Michal Dovčiak, dell’Istituto astronomico dell’Accademia delle scienze della Repubblica Ceca, ha coordinato il team internazionale impegnato nello studio dei buchi neri galattici osservati con Ixpe, contribuendo in modo decisivo al successo scientifico della missione.
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