Progetti di ricerca

Lʼobiettivo primario di questa attività scientifica è quello di effettuare misure nelle così dette finestre atmosferiche del pianeta Venere.

HERMES è una costellazione di sei nanosatelliti dedicata allo studio di lampi gamma ed altri transienti astrofisici, con lancio previsto nel 2024.

Il Lunar Electromagnetic Monitor in X-rays (LEM-X) è un All Sky Monitor sul sito lunare dedicato all'osservazione simultanea di metà del cielo nella banda dei raggi X “soft”, con capacità di fare immagini e spettroscopia.

MAJIS è uno strumento italo-francese guidato dall’Institut d’Astrophysique Spatiale (IAS) di Parigi-Orsay, e finanziato in tandem dal Centro Nazionale di Studi Spaziali francese (CNES) e dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). L’istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali (IAPS) dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) ha coordinato la proposta originale dello strumento, selezionata da ESA a febbraio 2013, e in qualità di Istituto Co-PI ha poi seguito lo sviluppo del sostanziale contributo hardware italiano che riguarda la testa ottica costituita da telescopio e spettrometro, realizzati presso Leonardo S.p.a. (Campi Bisenzio, Firenze), e la valutazione delle performance attese. Lo strumento è stato assemblato e calibrato inizialmente presso Leonardo S.p.A., poi presso IAS-Orsay. Infine è stato alloggiato a bordo del satellite JUICE a dicembre 2021.

MELODY Moon multisEnsor and LabOratory Data analYsis

Lo strumento VIR VIR è uno spettrometro ad immagine nel visibile e infrarosso in un'unica testa ottica. Un telescopio Shafer è combinato con uno spettrometro Offner. Le immagini spettrali sono formate su due rivelatori a matrice per coprire gli intervalli 0,25-1 µm e 1-5 µm. Lo spettrometro è composto da tre moduli: il sistema ottico, massa 5,0 kg; l'elettronica di prossimità, 3,0 kg e 5 W; e il criorefrigeratore, inclusa l'elettronica, 1,3 kg e 12,6 W. Un montaggio meccanico e termico di 5,0 kg di massa ospita i sottosistemi dello spettrometro. Lo spettrometro di mappatura del visibile e dell'infrarosso (VIR) "vede" da 0,3-5 micron coprendo le regioni dello spettro del vicino ultravioletto (UV), visibile e infrarosso. Lo strumento produce un'immagine dello spettro e ha a bordo una propria lampada di calibrazione, che ha osservato nell'ambito dei test eseguiti nelle settimane successive al lancio.